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IN ESPOSIZIONE
Maria Chiara Passoni
L’artista Maria Chiara Passoni frequenta la Scuola d’Arte pura e applicata di Merate dal 1999, ha frequentato per cinque anni il corso di disegno e quello di figura con l’artista Mauro Benatti e successivamente, sino ad oggi, il corso di pittura con la Prof. Maria Trivulzio, svolgendo in tal modo un percorso artistico completo.
Nel 2010 in occasione della XI° Biennale d’arte di Merate la giuria le ha assegnato il I° premio di pittura.
Nel 2011 mostra personale presso la Fondazione Granata Braghieri di Imbersago.
Nel 2012 1°premio di pittura alla XII° biennale di Merate
Nel 2011 mostra Caserma dell ‘Artiglieria di Peschiera del Garda.
Maria Chiara è sempre alla ricerca di nuove tecniche espressive prediligendo impasti materici ed acrilico che ben si adattano alle scelte dei soggetti rustici e di spessore ripresi dalla natura. Sono particolari semplici come finestre, portoni e cascine, tutto quello che ci capita di vedere ogni giorno.
Incredibilmente rimane colpita da quel volume, da quelle profondità che sa cogliere e riproporre su tavole che sembrano strappi di muro, impasti caldi e corposi con colori forti ma sempre in armonia.
E’ l’impressione che la luce trasmette al suo occhio, è la ricerca dei punti luce.Seguendo questo percorso di giochi luminosi sono nati gli studi che Chiara esegue per mettersi alla prova, per scoprire la tridimensionalità attraverso gli effetti della luce e dell’ombra : cosi’ da bui profondi emergono sinuose curve femminili che sapientemente illuminate lasciano spazio all’interpretazione personale.
Nel 2010 in occasione della XI° Biennale d’arte di Merate la giuria le ha assegnato il I° premio di pittura.
Nel 2011 mostra personale presso la Fondazione Granata Braghieri di Imbersago.
Nel 2012 1°premio di pittura alla XII° biennale di Merate
Nel 2011 mostra Caserma dell ‘Artiglieria di Peschiera del Garda.
Maria Chiara è sempre alla ricerca di nuove tecniche espressive prediligendo impasti materici ed acrilico che ben si adattano alle scelte dei soggetti rustici e di spessore ripresi dalla natura. Sono particolari semplici come finestre, portoni e cascine, tutto quello che ci capita di vedere ogni giorno.
Incredibilmente rimane colpita da quel volume, da quelle profondità che sa cogliere e riproporre su tavole che sembrano strappi di muro, impasti caldi e corposi con colori forti ma sempre in armonia.
E’ l’impressione che la luce trasmette al suo occhio, è la ricerca dei punti luce.Seguendo questo percorso di giochi luminosi sono nati gli studi che Chiara esegue per mettersi alla prova, per scoprire la tridimensionalità attraverso gli effetti della luce e dell’ombra : cosi’ da bui profondi emergono sinuose curve femminili che sapientemente illuminate lasciano spazio all’interpretazione personale.
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